Il viale che potrei
A volte basta fermarsi in un punto e guardarsi attorno.
Una frazione di secondo, un fermo immagine.
E tutto è chiaro.
Tutto è già presente contemporaneamente.
La domanda e la risposta.
Chi siamo e come viviamo.
Lo stato di fatto, il disappunto e l’ammissione di colpa.
“Siamo diventati casa insieme”: un grido che spicca dai muri
in fondo, anche le vie che percorriamo, che occupiamo, sono un po’ casa nostra – Una casa che viviamo di fretta, senza sensi, senza senso –
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